Imprescindibile. Questo in una sola parola è il rapporto fra catena di produzione ed efficienza
energetica. In un’ottica di aumento della competitività e di riduzione di sprechi e costi, il
monitoraggio dell’energia diviene un punto focale per raggiungere una gestione ancora più
intelligente dei sistemi produttivi e della catena logistica.
Le agevolazioni del pacchetto Industria 4.0 hanno avuto, fra gli obiettivi principali, proprio
l’incremento delle tecnologie di Power Quality. L’introduzione di tecnologie 4.0, adeguatamente
progettate ed integrate fra loro, mirano a diminuire il dispendio energetico a parità di produzione,
creando sia un abbassamento dell’impatto ambientale, sia una sempre maggiore riduzione dei
costi.
L’aspetto economico non è però l’unico impulso a spingere tante aziende ad investire
sull’efficienza energetica. Essere sostenibili, infatti, rappresenta in primis un valore etico e morale
a cui oggi le aziende devono aspirare che riguarda la sia la responsabilità sociale di ogni azienda sia
l’aspetto reputazionale con tutti gli stakeholder.
Stando alle ultime stime dell’Energy Strategy Group (Energy Efficiency Report 2019), nel 2018 il
mercato dell’efficienza energetica è aumentato del 6,3% e le imprese industriali che hanno
investito in interventi in questo ambito sono pari all’86%. Rispetto al 2017 si tratta di una crescita
degli investimenti del 50%, un risultato notevole favorito del Piano Industria 4.0.
Purtroppo, come riportano i dati elaborati dal Centro Studi Confindustria, non abbiamo modo di
conoscere con precisione quali sono state le tecnologie maggiormente adottate dalle aziende, ma
chi ha beneficiato degli incentivi si è rivolto a soluzioni e impianti che agiscono a livello dei sistemi
di produzione qualificandoli da un punto di vista energetico.
Da qui, per esempio, tutti i sistemi basati sulla combinazione di sensori, sistemi di controllo e di
elaborazione/simulazione connessi e in grado di gestire il consumo di risorsa energetica, idrica o la
riduzione delle emissioni in maniera intelligente recuperando o rilasciando energia in base allo
stato del processo delle macchine, ottimizzando la distribuzione di energia elettrica e
minimizzando eventuali sovraccarichi.
Le politiche energetiche che, come abbiamo visto, incidono così tanto sugli aspetti reputazionali,
saranno impostate sempre di più sulla capacità di interconnettere macchine, sistemi informativi e
persone con l’obiettivo di migliorare le prestazioni, così come qualità, ambienti lavorativi e
circostanti.