L’Italia sul tetto d’Europa per l’indice PMI (Purchasing Managers Index). Il parametro che tiene in considerazione i nuovi ordini, produzione, livello d’impiego, tempi di consegna dei fornitori e giacenze di acquisto registra un primato per il Vecchio Stivale che fa intravedere la luce in fondo al tunnel post Covid. Attestatosi a quota 53.1 nel mese di agosto, è il dato più alto dell’Eurozona, con un trend che si conferma positivo visto il punteggio di 51.9 registrato a luglio.
Tutto questo in cosa si traduce? Partiamo dai fattori che condizionano l’indice PMI. L’allentamento delle restrizioni e la parziale o totale riapertura delle attività commerciali hanno generato un aumento di domanda. Per il terzo mese consecutivo la manifattura ha visto il segno ‘+’ grazie ad un incremento dei consumi che si è tradotto in un necessario aumento di produzione e, conseguentemente, in un maggior numero di ordini ai fornitori.
C’è un però, come sempre. Perché se è pur vero che la domanda interna aumenta, le esportazioni continuano a frenare da 16 mesi. Questo dato negativo, comunque, non influisce su una visione ottimista del futuro. Le aspettative di produzione, infatti, restano comunque positive per i prossimi 12 mesi grazie ad un generale clima di fiducia che sembra tornare. È ovvio, però, che nel lungo periodo un Paese che vive di export come l’Italia non potrà fare a meno di una ripresa di contesto dell’Eurozona. Migliorare da soli in un ecosistema così interconnesso sul piano degli scambi commerciali non basta. Anche egoisticamente, quindi, il Bel Paese deve sperare (e fare di tutto) per far sì che la ripresa sia strutturale in Europa.
Nel frattempo tornando a guardare in casa propria ad agosto si è registrato un altro dato positivo: il primo aumento da giugno 2018 degli acquisti legati alle maggiori esigenze di produzione. Le aziende hanno così ridotto i magazzini per sostenere le maggiori vendite.
L’Europa, a piccola passi, procede verso una minima ripresa. E almeno in questo settore il tricolore sta rialzando la testa più rapidamente degli altri. Non può e non deve essere un trofeo, ma una base più solida da cui ripartire.