Photo by Sam Moghadam Khamseh
Innovazione e digitalizzazione sono le parole chiave per chiunque voglia fare impresa attraverso adeguati standard competitivi. Innovare vuol dire adottare strategie, tecnologie e modelli che via via si dimostrano funzionali alla crescita e allo sviluppo, rispondendo di volta in volta alle esigenze sempre più diversificate di un mercato in continua evoluzione.
Digitalizzare vuol dire affidarsi a una solida struttura informatizzata che permetta l’acquisizione, l’interpretazione, l’analisi, l’utilizzo e lo scambio di dati quale efficace strumento per la gestione e il monitoraggio dei processi aziendali nonché delle richieste e dei bisogni del cliente.
L’ultima frontiera della trasformazione digitale è la System Integration, o Integrazione dei Sistemi.
Che cosa è la System Integration
Per System Integration si intende la connessione/collegamento tra sistemi, software, piattaforme differenti affinché si incrementi lo scambio di dati e si implementi la funzionalità di tutto l’apparato gestionale e organizzativo, a beneficio di operatori, utenti di business e clienti.
I vantaggi immediatamente riconoscibili dell’integrazione dei sistemi informativi lungo la supply chain sono l’aumento della velocità di risposta verso il cliente e la significativa riduzione del time to market, entrambe esigenze di un mercato altamente mutevole che a sua volta richiede flessibilità, capacità di adattamento e reattività immediate.
Costruire una struttura informatica che consenta il dialogo tra vari applicativi, permette l’abbattimento di intere fasi e operazioni, passaggi fino ad ora imprescindibili dall’intervento umano, che, al contrario, diventano automatici e soprattutto precisi perché meno soggetti ad errore.
La System Integration permette di avere una visione d’insieme di tutte le componenti dell’attività aziendale, dalla gestione delle risorse umane, alla contabilità, alla gestione ordini e magazzino, alla catena di approvvigionamento fino alla logistica e alle relazioni con il cliente.
La visione d’insieme consente, a sua volta, di monitorare lo stato di salute dell’azienda, di capire dove intervenire, correggere, modificare sulla base di feedback affidabili e realistici.
L’interoperabilità tra piattaforme, software e ambienti eterogenei consente, dunque, di progettare e concepire nuove strategie di business rese possibili proprio dalle nuove funzionalità ottenute e, in un certo senso, dal cambio di paradigma operativo a disposizione.
Caratteristiche
Esistono differenti possibilità o strutture di Integrazione, vere e proprie architetture determinate dal tipo di collegamento che si costruisce tra un applicativo/software e l’altro, ognuna con le proprie possibilità e adatta o meno a specifiche esigenze:
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Integrazione point to point: non si tratta di vera e propria integrazione di sistema perché in realtà collega uno alla volta differenti applicativi, dispositivi ecc.., senza creare una rete complessa, ma connessioni semplici in rapporto uno a uno. Questo tipo di integrazione si adatta ad aziende che hanno l’esigenza di intervenire solo su singole funzioni, senza permettere la visione d’insieme.
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Integrazione verticale: la struttura verticale collega componenti di sistema in base alla loro funzionalità venendo a creare dei veri e propri specifici silos. Ogni funzionalità ne avrà uno proprio e ogni nuova funzionalità ne richiederà uno nuovo. Anch’essa, come integrazione, rende difficile la gestione dell’apparato in realtà aziendali complesse, oltre che costosa l’aggiunta di ulteriori funzionalità.
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Integrazione orizzontale: l’integrazione orizzontale permette ai vari sottosistemi, software e componenti il sistema, di interagire attraverso un “interprete” (middleware) che ne codifica il linguaggio per renderlo leggibile agli altri sottosistemi e componenti. In questo senso è come se si creasse un sistema unico, ed ecco che tale architettura diventa la più significativa dal punto di vista di System Integration, in cui i vari sottosistemi comunicano attraverso una singola interfaccia.
Che un’azienda opti per l’una o l’altra, la System Integration comporta in ogni caso la condivisione di dati, lo scambio da un contesto a un altro, con i relativi e impliciti rischi in termini di sicurezza. Quando si intraprende un percorso di Integrazione, è necessario rivolgersi a figure esperte sia dal punto di vista tecnico-informatico, sia dal punto di vista gestionale che possano offrire consulenza e servizio completo su strumenti, tecnologie, modus operandi per garantire protezione dei dati e funzionamento del nuovo apparato. Il System Integrator, deputato a tale delicato compito, può essere una figura professionale così come un’intera azienda che, attraverso le sue professionalità e competenze, guida l’azienda cliente vero il percorso d’Integrazione. Sostenuti da adeguata consulenza, fondamentale in ottica di trasformazione, è possibile intraprendere un importante cammino condiviso a lungo termine, garanzia di qualità, fino a sviluppare vere e proprie partnership all’interno della logica win-win.