Un conto è lo smartphone fuori uso per qualche ora, un altro l’inefficienza un device per la raccolta dati in mobilità utilizzato all’interno di una filiera, per esempio, della distribuzione o della logistica.
Nel primo caso, a parte il fastidio, non avremo un impatto critico sul business. Nel secondo, sarà molto probabile che si determini un danno per l’organizzazione in termini di efficienza, continuità dei processi, reputazione e denaro (perso).
All’orizzonte è proprio questo lo scenario che si potrebbe profilare se non si agirà per tempo. Come noto, infatti, i sistemi operativi embedded Windows, alla base del funzionamento di una larga parte dei device per raccolta dati in mobilità diffuso presso le imprese, non usufruiscono più del supporto Microsoft che ha scelto di uscire da quest’area di business.
Considerando che per aziende, centri logistici e imprese della distribuzione, i dispositivi per l’identificazione e la raccolta dei dati sono strumenti essenziali, è fondamentale prevedere una migrazione verso dispositivi con sistemi operativi differenti, che possano consentire la continuità di gestione delle operazioni anche in futuro.
Il rischio di ritardare questa decisione può essere pericoloso. Il mancato supporto dei dispositivi significa, banalmente, che nel momento della rottura degli stessi, non si avranno sufficienti prodotti sul mercato per garantire le sostituzioni. Pur essendo strumenti “rinforzati”, essendo spesso utilizzati in modo intensivo e in ambienti difficili, i device sono soggetti, comunque, a un progressivo deterioramento. Secondo uno studio di VDC Research, si passa infatti da una percentuale di resi dell’1% del primo anno ad un consistente 8% già nel quarto anno.
A conferma della centralità di questi device, sempre lo studio VDC rileva come ogni volta che i guasti dei dispositivi mobili aumentano di un punto percentuale, il costo totale di esercizio aumenta del 5%.
Si apre poi un tema molto critico come quello della sicurezza. La mancata produzione di patch e aggiornamenti su sistemi operativi in fase di dismissione, rende problematica e potenzialmente esposta a rischi qualsiasi operazione di identificazione e raccolta dati.
Su quale sistema operativo è dunque meglio puntare? Il consiglio è di privilegiare quelli basati su sistemi operativi più utilizzati, che garantiscano lo sviluppo e il supporto a nuove applicazioni, con un look & feel intuitivo e facile.
Certamente Android è il sistema operativo per device mobili oggi più diffuso. Benché sviluppato originariamente per dispositivi mobili consumer, ha subìto un’evoluzione che nel tempo lo ha reso un OS sempre più idoneo anche per lo sviluppo di applicazioni business-critical.
Il tema della diffusione di Android è significativo poiché permette un duplice vantaggio. Innanzitutto, si avranno a disposizione un alto numero di aziende in grado di offrire supporto e assistenza. In secondo luogo, si potrà contare su un ampio eco-sistema di ISV e sviluppatori che si occuperanno di far evolvere e aggiornare le applicazioni presenti sui device, assicurando così una costante allineamento sia rispetto alle esigenze degli utilizzatori che alle evoluzioni della tecnologia.
L’ulteriore vantaggio che spinge verso un’adozione di Android è la possibilità di sviluppare interfacce grafiche user friendly che richiamano modalità di utilizzo già consolidate a livello consumer. Questo riduce sensibilmente i tempi di formazione del personale che si trova ad operare sui device con logiche e gesture acquisiti.
Per le ragioni sopra espresse, Bancolini Symbol ha scelto da tempo dispositivi basati sulla tecnologia Android per supportare i propri clienti. L’esperienza maturata su questo sistema operativo ha portato l’azienda alla certificazione “Android Enterprise Professional & Associate”. Forte di queste competenze, Bancolini – dalla fase consulenziale alla scelta dei device più adatti, fino all’implementazione sul campo – opera costantemente per consentire alle imprese di attivare percorsi di transizione verso soluzioni Android based che, da qui ai prossimi anni, costituiranno di fatto lo standard di riferimento nel campo dell’identificazione automatica e raccolta dati in mobilità.