Storia ed evoluzione del codice a barre, le cui origini si intersecano con quelle di Bancolini Symbol: dalla nascita negli USA alla conquista del mercato.
Da una spiaggia a un pacchetto di gomme da masticare
Sono gli anni Quaranta del Novecento: Bernard Silver e Norman Joseph Woodland, ingegneri statunitensi, vengono contattati da un commerciante locale per ideare un sistema per la gestione rapida ed efficiente del magazzino prodotti, che consenta al contempo di snellire il passaggio della merce in cassa e le operazioni di pagamento.
Durante una giornata al mare, Woodland comincia a disegnare sulla sabbia punti e linee orizzontali, come quelli del codice Morse. “Giocando” con il disegno, Woodland origina una serie di solchi stretti intervallati ad altri più larghi, che diventeranno poi la base per la nascita di un nuovo tipo di codice, il codice a barre.
La strada dall’idea all’implementazione vede diversi tentativi pratici, tra cui un codice a cerchi concentrici, ma alla fine la configurazione a linee risulterà vincente, perché permette una lettura da più direzioni e posizioni.
Il brevetto del codice a barre viene riconosciuto il 7 ottobre 1952, “data di nascita” ufficiale di questa tecnologia.
Il 3 aprile 1973 viene invece approvato ufficialmente il codice UPC (Universal Product Code), che porta alla nascita del codice a barre lineare come lo conosciamo oggi.
Il 26 giugno 1974, in un supermercato a Troy, nell’Ohio, una cassiera scansiona per la prima volta un codice a barre presente su un pacchetto di gomme da masticare. Da un semplice “bip” prende così il via una delle maggiori rivoluzioni nel mondo dei beni a largo consumo: oggi, quel pacchetto di gomme è entrato nella storia, tanto da essere conservato nello Smithsonian’s National Museum of American History di Washington.
Da allora, l’adozione del linguaggio universale del codice a barre ha rivoluzionato la logistica mondiale, permettendo una gestione univoca ed efficiente delle supply chain, senza più confini locali o nazionali.
Nel 1977 la rivoluzione approda in Europa.
Dodici Paesi, tra cui l’Italia, fondano a Bruxelles la EAN (European Article Numbering Association) conosciuta dal 2005 come GS1, un’organizzazione no profit per gli standard di identificazione. Nel 1978 nasce in Italia quella che oggi è GS1 Italy: all’epoca si chiamava Indicod ed era formata da 60 imprese associate, che oggi sono diventate circa 35.000.
La storia di Bancolini Symbol è strettamente legata a quella del codice a barre.
Questo fin da quando, nel 1978, i titolari dell’azienda Bancolini, specializzata in materiale fotografico, scoprono in occasione di una fiera di settore negli USA il codice a barre e fondano in azienda un reparto dedicato alla simbologia. Qui inizia la produzione di film master Codemaster, pellicole per la stampa dei codici a barre. Nel 1983 l’azienda cambia ufficialmente nome in Bancolini Symbol e all’attività di stampa e verifica dei film master viene affiancata quella di controllo dei codici già stampati. Bancolini Symbol sarà così una delle aziende che contribuiranno alla diffusione in Europa della tecnologia del codice a barre.
Oggi i codici a barre sono presenti sulla quasi totalità dei prodotti e ogni giorno ne vengono scansionati miliardi. Una vera rivoluzione, tanto che la BBC ha inserito il codice a barre tra le 50 Things That Made the Modern Economy, grazie alla sua capacità di collegare prodotto fisico a informazioni digitali, che possono così viaggiare insieme lungo tutta la supply chain.
Lineari e bidimensionali: due famiglie di codici a barre
Oggi i codici a barre si dividono in due macro-famiglie: codici lineari e codici bidimensionali. In sostanza, qualsiasi informazione utile alla gestione del magazzino e alla movimentazione prodotti può essere codificata con un codice a barre.
I codici lineari sono formati da un susseguirsi di barre e spazi. La barra o lo spazio più ristretto definiscono la larghezza del modulo di quel codice a barre: gli altri spessori, saranno sempre un multiplo del modulo. La sequenza di barre e linee deve essere preceduta e seguita da un’area di riposo, ovvero un’area “pulita” di rispetto. Per permettere di capire se il codice a barre è stato letto per intero, l’informazione vera e propria è poi preceduta da un carattere di start e seguita da un carattere di stop: i due possono essere tra loro uguali o diversi a seconda della tipologia di codice.
Per consentire la corretta lettura del codice a barre, è previsto infine un codice di controllo, che l’unità di lettura ricalcola e verifica per assicurare l’integrità dei dati.
I codici a barre lineari possono essere discreti, se solo le barre portano l’informazione, o continui, se sia le barre sia gli spazi portano l’informazione. I codici a barre lineari sono di tantissimi tipi: tra i più noti, possiamo citare i codici EAN-8 e EAN-13, diffusi in tutto il mondo per la vendita al dettaglio, e i codici Farmacode, adottati dal settore farmaceutico italiano.
I codici bidimensionali, invece, sono adatti per essere letti con apparecchi fotografici e smartphone. Di più recente invenzione, oggi questi codici sono particolarmente diffusi proprio perché fruibili anche dall’utente finale, senza richiedere lettori professionali. Il più noto tra questi è sicuramene il QR Code, che può codificare indirizzi internet ed e-mail, testi, musica, numeri di telefono ecc.
Una tecnologia, numerose possibilità
I codici a barre possono essere letti sia in contatto sia da distanze ragguardevoli, che possono arrivare anche oltre i 10 metri, a seconda del lettore utilizzato.
Grazie a un’esperienza storica in questo campo, Bancolini Symbol può supportarti nella messa a punto di soluzioni legate alla tecnologia dei codici a barre per ottimizzare ogni aspetto della tua azienda, a cominciare dalla logistica. Bancolini Symbol, attraverso l’organizzazione di specifici corsi, offre la possibilità di acquisire conoscenze o approfondire le competenze sui codici a barre, sull’utilizzo e – aspetto fondamentale – sulla valutazione della loro qualità.
In partnership con primarie aziende del settore, Bancolini Symbol mette a tu disposizione una gamma completa di prodotti e servizi, tra cui:
- Verificatori di codici a barre – il codice a barre stampato, per poter essere decifrato, deve essere conforme agli standard. Bancolini Symbol è premier partner di Axicon e mette a tua disposizione un’ampia gamma di verificatori di questa società, leader mondiale nel settore.
- Lettori di codici a barre – è importante scegliere prodotti che assicurano ottime capacità di scansione in ogni condizione.
Bancolini Symbol è Premier Solution Partner di Zebra. Una partnership di successo e di lungo corso: basti pensare che risale addirittura al 1984, quando Bancolini Symbol diventa distributore ufficiale delle stampanti termiche e delle etichette Zebra.
I lettori Zebra si differenziano tra modelli con caratteristiche molto diverse, tra cui scegliere in basse alle specifiche esigenze:
- Lettori Entry Level, convenienti ed estremamente facili da utilizzare, ideali per operazioni semplici come gli inventari, in cui garantire però il massimo delle prestazioni.
- Lettori Rugged e Ultra Rugged, perfetti invece per ambienti complessi e in situazioni estreme, in cui è necessario garantire una lettura precisa in ogni condizione di utilizzo. In questi ambiti, può ad esempio essere essenziale effettuare la lettura dei codici a barre anche da lontano: basti pensare, ad esempio, che i modello DS3608 e DS3678 permettono letture anche da oltre 20 metri di distanza!
- Lettori fissi, ideali ad esempio per le casse dei punti vendita.
- Lettori mobili, utilizzabili in ogni contesto, con caratteristiche più o meno marcate di robustezza, portabilità e maneggevolezza.
L’ottimizzazione dei processi e della supply chain sono state le leve che, oltre 50 anni fa, portarono all’arrivo del codice a barre sul mercato.
Oggi è impossibile pensare a un punto vendita fisico, al tracciamento di un pacco, a una supply chain o a un qualsiasi acquisto che non coinvolga la presenza dei codici a barre. Una storia di successo di cui Bancolini Symbol ha saputo cogliere le potenzialità fin dal primo momento!