“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”, diceva Don Abbondio nel XXV capitolo de I Promessi Sposi per giustificare le sue azioni. Queste parole dimostrano che Alessandro Manzoni conosceva bene l’animo umano e le dinamiche della società del suo tempo. Purtroppo, non molto è cambiato da quando uno dei nostri più famosi drammaturghi scrisse la sua opera più apprezzata, ma forse, il 2022 sarà l’anno giusto per le aziende per prendere coraggio e agire concretamente sui temi salienti del nostro secolo: sostenibilità, investimenti in tecnologia e automazione, assunzione di nuove figure professionali e adozione di nuovi modelli di lavoro ibrido.
Secondo le previsioni della Società di Ricerca e Consulenza Forrester, nel 2022 il comune denominatore che decreterà il successo delle imprese sarà proprio il coraggio. Le aziende dovranno essere in grado di sfruttare il momento storico propizio dettato dal post-pandemia e caratterizzato da finanziamenti senza precedenti per cambiare i loro modelli di business. L’elemento più urgente è sicuramente la sostenibilità, tema sul quale le aziende fanno troppo spesso solo greenwashing. Per questa ragione, ad oggi, solo il 34% dei cittadini dell’Unione Europea crede alla transizione ecologica annunciata dalle aziende, che però questa volta potrà essere sostenuta da progetti di finanziamento pubblici e privati indirizzati esclusivamente a premiare i modelli sostenibili per combattere efficacemente il cambiamento climatico, come recentemente emerso durante COP26 a Glasgow, Scozia.
La pandemia ci ha portato anche ad accelerare il processo di transizione digitale che continuerà il prossimo anno con le aziende che investiranno fino a 3,3 miliardi di euro in automazione per incrementare la produttività. Purtroppo però l’aumento della digitalizzazione e dell’uso delle tecnologie ha favorito nell’ultimo anno anche attacchi di cybercrime che hanno creato non pochi problemi. È per questo che nel 2022 le imprese dovranno avere il coraggio di assumere figure professionali con skills in ambito sostenibilità e tecnologia come Chief Sustainability Officers e Cybersecurity Managers che lavoreranno concretamente per raggiungere gli obiettivi attraverso strategie efficaci.
Infine, per il prossimo anno le aziende dovranno prendere consapevolezza sui cambi di abitudine sia a livello lavorativo sia a livello privato che ci ha lasciato il Covid-19 come smart working e acquisti online. Un ritorno totale alla realtà pre-pandemia non sarà possibile perché molti consumatori vorranno continuare a mantenere alcuni servizi sviluppati durante il periodo 2020/2021 come meeting online e pagamenti digitali. Una “nuova normalità”, dunque, che le imprese sono chiamate ad affrontare per soddisfare le aspettative dei consumatori. I manager dovranno quindi lasciarsi alle spalle i vecchi stampi e modelli di lavoro in presenza per favorire l’acquisizione di un nuovo modello di lavoro ibrido per i propri dipendenti.
Quindi, il 2022 dovrà essere l’anno del coraggio per il business e le aziende che, attraverso azioni concrete, creatività e investimenti dovranno non solo differenziarsi dai competitor, ma anche fare la differenza per il nostro pianeta e il nostro modello di società. La trasparenza e la coerenza delle imprese verranno così premiate da più del 50% dei consumatori che compreranno i prodotti delle aziende di cui condividono etica e valori.