Le Grandi Dimissioni
Il 2021 è trascorso tra smartworking e lockdown. Lo scorso anno si è diffuso dagli Stati Uniti all’Europa un fenomeno che ha attraversato tutti i settori dell’industria: le Grandi Dimissioni. Sempre più persone hanno lasciato il proprio impiego in nome di una migliore salute mentale e di un ambiente di lavoro che li valorizzasse professionalmente e personalmente.
Secondo i dati, negli Stati Uniti solo nel mese di agosto 2,3 milioni di persone si sono licenziate e anche in Germania e Regno Unito mancano all’appello lavoratori. In Italia, le persone che hanno rassegnato le dimissioni volontarie sono state quasi mezzo milione nel secondo trimestre. Un’indagine Microsoft ha sottolineato come questo trend non sembri intenzionato a fermarsi, con il 40% della forza lavoro globale che sta valutando se lasciare il proprio impiego entro la fine dell’anno.
Le ragioni del fenomeno
La pandemia ci ha portati a cambiare le abitudini e a riflettere sulle nostre priorità, mentre lo smartworking ha permesso ai lavoratori di scoprire una modalità di lavoro più compatibile con la propria vita privata e i propri interessi. Secondo il “The Great Resignation Update” di Limeade, le principali ragioni di questa scelta sono:
- Burnout o esaurimento dovuto a condizioni di lavoro difficili (40%);
- Cambiamenti organizzativi dell’azienda (34%)
- Mancanza di flessibilità, discriminazioni e poca considerazione (tutte al 20%)
Dipendenti come risorsa
Questo fenomeno potrebbe, in realtà, essere occasione di spunto per le aziende per creare un ambiente lavorativo sereno, basato su valori condivisi. I dipendenti, in fondo, sono i primi Ambassador di un’azienda e vanno quindi tutelati e supportati in modo che contribuiscano ad accrescerne la reputazione. Essere un employer appetibile passa anche dalla valorizzazione dei dipendenti che contribuiscono al successo aziendale.
5 motivi per restare
Le Grandi Dimissioni hanno messo in luce le criticità che i lavoratori riscontrano nell’ambiente di lavoro. Ecco quindi 5 aspetti che possono contribuire a invertire questo trend e ridurre l’ansia da ritorno in ufficio:
- Migliori condizioni dell’ambiente di lavoro: far sentire i propri dipendenti parte integrante dell’organizzazione tramite attività di team building, networking e migliorando la comunicazione possono essere strumenti per creare un ambiente di lavoro disteso;
- Tutela della salute mentale: introdurre un servizio di supporto psicologico può aumentare il benessere psicofisico dei lavoratori e ridurre stress e tensioni;
- Opportunità di formazione e crescita: favorire la crescita professionale tramite corsi di aggiornamento e formazione, e la possibilità di fare carriera può rendere l’ambiente lavorativo più stimolante ed efficiente;
- Valorizzazione dei dipendenti: far sentire i propri dipendenti apprezzati sia dal punto di vista economico che della soddisfazione personale;
- Flessibilità: offrire orari flessibili o la possibilità di lavorare in smartworking per permettere di conciliare vita lavorativa e vita privata.