“Anche lui?”, penseranno in molti. Ed è così. Il tutto inserito all’interno di quella che viene chiamata Quarta Rivoluzione Industriale, sempre più data driven.
Si parte da un’ottima base: il settore non sta subendo il cambiamento, ma lo sta accogliendo riconoscendone l’importanza. È quanto emerge da un’indagine di Forbes Insights, secondo la quale il 65% dei responsabili della logistica è consapevole di dover rinnovare il proprio modello di business se vuole sopravvivere nell’era digitale.
Ma a cosa serve digitalizzare il magazzino?
In linea generale l’obiettivo è automatizzare la gestione intelligente dei dati e del workflow aziendale per aumentarne efficienza ed efficacia.
Uno dei passi che potrebbe risultare utile per compiere la trasformazione digitale è spostare l’archiviazione dei dati on-cloud. Questo permette di gestire le merci di magazzino attraverso soluzioni SaaS (Software as a Service) che garantiscono un minor investimento iniziale rispetto all’implementazione di un Web Map Service.
Anche in questo caso arriva in aiuto la tecnologia IoT. Attraverso l’installazione di sensori evoluti, quali ad esempio gli RFID (Radio-frequency identification), è possibile catturare le informazioni dagli ambienti fisici e inviarli ai database digitali. Così si avrà coscienza dei movimenti e dei percorsi che i lavoratori effettueranno all’interno degli spazi al fine di migliorare eventuali processi di lavoro nella gestione del magazzino.
Non poteva mancare la robotica in un ambiente evoluto digitalmente. Questa, soprattutto nella logistica, viene sempre affiancata all’operato del lavoratore senza mai sostituirlo. È il caso del Pallet Shuttle, ad esempio, che segue gli ordini preparati da un operatore da un tablet con connessione WiFi, depositando il carico nella prima ubicazione libera nel tunnel e compattando i pallet al massimo.
Ma digitalizzare non vuol dire solo raccogliere dati. Avere informazioni senza un’analisi accurata ed una successiva pianificazione data-driven risulterebbe fine a sé stesso. Ecco perché l’intelligenza artificiale diventa necessaria anche nella logistica di magazzino. È questa che analizza i dati dai differenti processi legati alla supply chain. Li elabora secondo una previsione della domanda (demand forecasting) che consente un’accurata allocazione delle merci in magazzino.
Infine il modello Digital Twin. Ossia una tecnologia utile per progettare da zero un magazzino sfruttando la capacità di replicare virtualmente processi e configurazioni per ottenere una produzione snella e con una maggior collaborazione sia interna che con partner e/o fornitori esterni. È stato calcolato, secondo l’indagine “Digital Twins: Identical, But Different” che le aziende riescono ad ottenere un’ottimizzazione dei tempi di circa il 25% con un vantaggio economico tra il 10 e il 15%.
Come tutti gli investimenti, anche la digitalizzazione del magazzino ha un costo iniziale, ma alla fine paga.