Fine anno, tempo di classifiche e di trend per l’anno nuovo. Non poteva mancare l’autorevole Gartner che nella sua “Top Strategic Technology Trends 2022” rimarca, se ce ne fosse bisogno, come l’IT sia tutt’altro che un’area di attività aziendale per specialisti, quanto invece una leva decisiva per la trasformazione competitiva delle aziende.
La società di analisi, presentando dodici tendenze che saranno i leit motive tecnologici per l’anno entrante, rimarca come il 2022 si prospetta positivo per gli investimenti in IT con un tasso di crescita dei budget del 3,6%, in più rispetto ai livelli del 2021, che già era cresciuto del 2% rispetto l’anno precedente. Cambierebbe, secondo Gartner, anche la natura delle risorse impiegate. Si dovrebbe passare, infatti, da investimenti di natura tattica – per esempio, l’adeguamento delle aziende ai nuovi processi di lavoro da remoto o in smart working – a impieghi di carattere più propriamente strategico, focalizzate sul generare impatti diretti sull’incremento del business.
Entriamo dunque nel vivo rispetto alla dozzina di trend tecnologici – descritti non in ordine di importanza – che Gartner ritiene capitalizzeranno l’attenzione e gli investimenti delle imprese.
- Data Fabric – Non sempre tutti i dati strategici “emergono” correttamente dai dipartimenti o silos in cui sono presenti. In particolare, il concetto di data fabric esprime la necessità di focalizzarsi meglio sulla connessione e correlazione tra tutti i dati circolanti nell’universo aziendale, analizzando in profondità quali siano realmente essenziali e che uso farne anche in futuro. Secondo Gratner la costruzione di modelli di data fabric quadruplicherà entro il 2024.
- Cybersecurity Mesh – Per la serie la rete aziendale non ha confini e, dunque, anche la tutela della sicurezza, l’applicazione del concetto “mesh” implica la progettazione di un’infrastruttura di sicurezza IT che non si focalizza tanto sulla costruzione di un “perimetro” attorno a tutti i dispositivi o nodi di una rete, ma piuttosto definisce rigorosamente perimetri individuali basati sul singolo punto di accesso.
- Privacy Enhancing-Computation – La privacy dei dati sopra a tutto. Molti degli investimenti saranno indirizzati a consentire una gestione dei dati che preservi i criteri di privacy oggi obbligatori per un loro trattamento a qualunque livello.
- Piattaforme cloud native – Entro il 2025, le piattaforme cloud-native serviranno da base per oltre il 95% delle nuove iniziative digitali. Da questa affermazione di Gartner si può comprendere come si assisterà a una consistente affermazione delle piattaforme cloud native che, basate su modelli multi-cloud, consentiranno di alleggerire il peso dall’infrastruttura IT spostando in modo veloce e flessibile il workload in base alle esigenze delle imprese.
- Applicazioni componibili – La creazione di app su misura sempre più in grado di trasformarsi in base alle esigenze dell’impresa sarà un’altra tendenza del 2022. Gli sviluppatori tenderanno dunque a utilizzare building block rimodulabili rapidamente per formare applicazioni nuove.
- Intelligenza decisionale. Per arginare il condizionamento di esperienze pregresse e pregiudizi nella formulazione di decisioni strategiche, Gartner prevede che entro il 2023 più di un terzo delle grandi organizzazioni combinerà l’utilizzo di tecnologie di integrazione dei dati, analytics e intelligenza artificiale, per prendere decisioni più mirate e tempestive.
- Hyperautomation – vale a dire automatizzare tutto ciò che è possibile all’interno dell’organizzazione, dai plant produttivi, ai processi IT e gestionali. Facile dirlo, meno farlo. Coordinare applicazioni, sistemi e tecnologie che contribuiscono all’automazione farà lievitare la spesa nei budget IT di oltre 40 volte rispetto la situazione attuale. Gartner dixit.
- Ingegnerizzazione dell’AI – Come per tutte le cose a questo mondo, per essere in linea con i tempi anche l’intelligenza artificiale deve essere manutenuta o, per dirla meglio, ingegnerizzata affinché corrisponda agli obiettivi strategici aziendali. Una parte della spesa sarà dunque riservata a questo continuo fine tuning.
- Impresa distribuita – Sia i modelli gestionali – remote e smart working – sia la tendenza dei clienti a prediligere la fruizione di prodotti e servizi in modalità mista – il cosiddetto phygital – stanno imponendo un modello di impresa sempre più ibrida, basata su processi e touch point distribuiti, fisicamente e digitalmente. Chi riuscirà a farlo efficacemente, secondo Gartner, concretizzerà una crescita dei ricavi stimata intorno al 25%.
- Esperienza totale – Qui si entra decisamente nel campo della filosofia applicata. Secondo Gartner chi avrà la capacità olistica di coniugare l’esperienza del cliente, dell’utente, dei dipendenti e la multiesperienza, sarà in grado di costruire modelli di business in grado di generare un’esperienza complessiva gratificante per tutte le parti in causa.
- Sistemi autonomi – L’investimento in sistemi e software che, basati su AI e machine learning – impareranno dagli ambienti in cui sono integrati consentirà di allineare tempestivamente l’azienda ai cambiamenti che in futuro saranno sempre più veloci e complessi da gestire in modo “tradizionale”.
- AI generativa – Un ultimo confine che inizierà ad essere esplorato nel 2022 è relativo all’utilizzo dell’AI generativa, ossia di un processo di apprendimento artificiale che – facendo uso di contenuti esistenti come testi, file audio o immagini – è in grado, per l’appunto, di generare nuovi e inediti output.