Nemmeno il tempo di abituarsi del Wi-Fi 6 ed ecco che si presenta la nuova versione, ancor più veloce, ancor più performante: Wi-Fi 6E.
Differenze?
Il primo utilizza frequenze 5GHz, il secondo, l’ultimo arrivato, supporta i 6GHz che aprono all’opportunità di sfruttare un numero maggiore di bande concesse per implementare applicazioni che richiedono una larghezza di banda elevata.
Ma non finisce qui, perché il passaggio di consegne comprende anche dei canali più ampi: nel 6E, infatti, si arriva a 80 o 160 MHz contro un massimo di 40 MHz nella banda del suo predecessore.
Cosa cambia nella vita quotidiana?
Più dispositivi connessi contemporaneamente senza un’eccessiva perdita di segnale, così come per la gestione di applicazioni ad elevata banda come i servizi di streaming, videogiochi e realtà virtuale.
Buona la prima, la nuova era della connessione senza fili sta arrivando. La Wireless Broadband Alliance ha annunciato che i primi test sulla nuova generazione di Wi-Fi stanno dando esiti positivi, sia per velocità di trasmissione, sia per latenza. La maggior parte dei problemi di sovraffollamento con la nuova tecnologia verrebbero di fatto eliminati.
Quanto va veloce il nuovo Wi-Fi 6E?
Al pari delle reti 5G mobili. Ma scendendo più nel dettaglio, durante i test che si sono tenuti a San Jose, in California, la velocità raggiunta è stata di 2 Gbps, pari appunto a quella delle connessioni 5G, rilevando, inoltre, una costante connessione a bassa latenza di due millisecondi.
Ma in quali occasioni avvertiremo la differenza?
Wi-Fi 6E non si traduce solo in maggior velocità e miglioramento della stabilità, ma anche in performance migliori sotto stress. Nei luoghi con sovraffollamento di persone, quali stazioni e stadi, gli utenti potranno costatare il salto qualitativo rispetto alla tecnologia precedente.
Ed è proprio su questo aspetto che si stanno concentrando maggiormente i test della Wireless Broadband Alliance. Presto potremo dire addio al simbolo “loading”.